Le politiche organizzative sono concepite come un insieme di linee guida e principi che delineano il comportamento e le decisioni all’interno di un’entità organizzativa, offrendo un framework per la condotta professionale e la gestione delle risorse umane, indipendentemente dall’uso di incentivi monetari diretti (Spector, 2012). Queste politiche fungono da pilastri per la definizione della qualità dell’ambiente lavorativo e per la gestione efficace del personale. Gli scopi principali delle politiche organizzative si articolano nel potenziamento delle prestazioni operative, nella promozione di un clima di equità e nella creazione di un contesto lavorativo stimolante (Aamodt, 2016). Sono orientate a sostenere la produttività e a instaurare un ambiente lavorativo costruttivo (Jex & Britt, 2008), oltre a guidare l’organizzazione attraverso processi di cambiamento. Esse mirano altresì a garantire giustizia e trasparenza decisionale, a favorire la diversità e l’inclusione, e a assicurare l’adempimento agli obblighi normativi (Spector, 2012). La loro formalizzazione può avvenire attraverso la redazione di manuali, codici o report, con una validità che si estende nel medio-lungo termine, sebbene possano richiedere revisioni periodiche per mantenere la loro pertinenza. Dal punto di vista della gestione, i dirigenti e i manager si avvalgono delle politiche organizzative come strumenti per orientare le attività dell’organizzazione in coerenza con la missione aziendale e gli obiettivi strategici (Luthans, Luthans, & Luthans, 2015). Pur essendo di natura astratta, possono essere valutate in termini di presenza o assenza, applicabilità e efficacia percepita. La classificazione delle politiche organizzative può essere effettuata secondo diversi ambiti tematici, identificati attraverso dalla letteratura accademica, che includono: la Flessibilità lavorativa, che si riferisce alla capacità dell’organizzazione di adattarsi alle mutevoli esigenze dei collaboratori e del mercato; i Benefit e i servizi offerti ai collaboratori, che mirano a migliorare il benessere e la soddisfazione lavorativa; la Gestione delle diversità, inclusività e pari opportunità (Diversity Management), che enfatizza l’importanza di creare un ambiente lavorativo equo e inclusivo per tutti i membri dell’organizzazione; gli Interventi di consulenza e di formazione ad hoc, che sono volti a sviluppare le competenze e le capacità dei collaboratori; la Terza missione e la sostenibilità, che si concentra sull’impegno dell’organizzazione verso la responsabilità sociale e ambientale; e infine, il Supporto e il Benessere dei dipendenti, che si occupa di promuovere la salute mentale e fisica all’interno dell’ambiente lavorativo. Questi domini tematici riflettono l’ampio spettro di aree in cui le politiche organizzative possono avere un impatto significativo, sia sul benessere dei dipendenti sia sul successo complessivo dell’organizzazione.
Bibliografia: Aamodt, M. G. (2016). Industrial/Organizational Psychology: An Applied Approach. Cengage Learning. Jex, S. M., & Britt, T. W. (2008). Organizational Psychology: A Scientist-Practitioner Approach. John Wiley & Sons. Luthans, F., Luthans, K. W., & Luthans, B. C. (2015). Organizational Behavior: An Evidence-Based Approach. Information Age Publishing. Spector, P. E. (2012). Industrial and Organizational Psychology: Research and Practice. John Wiley & Sons.