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Career management


Nel panorama aziendale contemporaneo, il career management è divenuto un aspetto imprescindibile del dialogo tra l’organizzazione e i suoi dipendenti. Esso si configura come un processo che le aziende attuano per supportare lo sviluppo professionale dei collaboratori, con l’obiettivo di allineare le aspirazioni individuali ai traguardi aziendali. All’interno di questo contesto, la gestione delle carriere diventa un dialogo attivo, uno scambio bilaterale dove la pianificazione e lo sviluppo professionale giocano ruoli fondamentali. Il bilancio periodico delle competenze permette alle aziende di valutare e aggiornare le abilità dei dipendenti rispetto alle necessità attuali e future, promuovendo una crescita mirata e continua. La creazione di piani di carriera personalizzati, che riflettono gli interessi e gli obiettivi di carriera dei singoli collaboratori, ma che tengono anche conto delle loro competenze, si pone come una risorsa preziosa, sottolineando l’importanza del coinvolgimento e del senso di appartenenza all’azienda. Difatti, la mappatura delle competenze emerge come uno strumento strategico, essenziale per delineare le capacità necessarie per ciascuna posizione, garantendo un allineamento efficace tra le risorse umane e i requisiti professionali richiesti. Il career management non si ferma alla semplice valutazione delle competenze esistenti, ma investe energie significative nella pianificazione della successione, specialmente per le posizioni chiave, assicurando così un passaggio di responsabilità fluido e una continuità nelle operazioni aziendali (Segers et al., 2019). L’integrazione del concetto di lavoro significativo, come esplorato da Tommasi et al. (2023), enfatizza ulteriormente l’importanza di considerare il lavoro non solo in termini di competenze e progressione di carriera, ma anche nella capacità di fornire esperienze lavorative che sono percepite come significative dai dipendenti. Questo approccio allinea le aspirazioni personali con gli obiettivi aziendali, arricchendo il senso di appartenenza e l’impegno verso l’organizzazione. L’engagement e la realizzazione personale dei dipendenti si collegano strettamente alle pratiche di supporto quali coaching, mentoring e formazione continua, riconosciute come elementi catalizzatori di sviluppo professionale. Tali pratiche non solo supportano l’individuo nella navigazione del proprio percorso di carriera, ma consolidano anche la resilienza, la flessibilità e la capacità di adattarsi ai continui cambiamenti del mercato del lavoro (Segers et al., 2019). Gli strumenti di gestione della carriera si dimostrano quindi essenziali per mantenere un livello elevato di employability, ottimismo e self-efficacy, tutti fattori riconosciuti per il loro impatto positivo sia sul singolo dipendente sia sull’organizzazione nel suo insieme. Si osserva infatti come un elevato livello di employability sia correlato a una maggior facilità nel realizzare opportunità di lavoro e sviluppo di carriera, garantendo così un vantaggio competitivo sia per l’individuo sia per l’azienda. In conclusione, le organizzazioni che valorizzano il career management si dotano di un approccio metodologico e strutturato che integra l’analisi delle competenze, la pianificazione della carriera e il supporto allo sviluppo professionale, tramite strumenti e risorse che favoriscono l’arricchimento reciproco tra azienda e lavoratori, proiettando l’organizzazione verso una produttività incrementata e una maggiore competitività nel panorama economico attuale.